I Sindaci della provincia di Taranto hanno deciso che i “Rifiuti” sono “cosa loro” e i cittadini non devono partecipare.
La delibera è la n.1 del 7 gennaio 2015, nella quale all’unanimità i sindaci dei Comuni della provincia di Taranto presenti alla riunione OGA-ATO e cioè dei comuni di Avetrana, Crispiano, Fragagnano, Grottaglie, Manduria, Massafra, Pulsano, San Giorgio Jonico, San Marzano di S.G., Sava e Taranto (tutti gli altri erano assenti), hanno deciso di abrogare nel “Regolamento per il funzionamento dell’Ufficio di Presidenza dell’OGA-ATO Provincia di Taranto“, l’Art. 5 “Ufficio relazioni con il pubblico”.
L’obbiettivo dell'”Ufficio”, previsto dalla proposta di regolamento, era quello di garantire la piena attuazione della legge 7 agosto 1990, nr. 241 e di favorire la partecipazione del cittadini. L’Ufficio Relazioni con il Pubblico, sarebbe dovuto essere una struttura organizzativa centrale di comunicazione (informazione, ascolto, proposta), per tutte le problematiche ambientali connesse al servizio svolto dall’ATO sul territorio della Provincia di Taranto.
L’Ufficio, avrebbe potuto anche, mediante rete telematica, articolarsi sul territorio in uno o più “Sportelli del cittadino”, finalizzati a dare attuazione al principio della trasparenza dell’attività amministrativa, al accesso alla documentazione ed a una corretta informazione, alla rilevazione sistematicamente dei bisogni e del livello di soddisfazione dell’utenza rispetto ai servizi erogabili e/o erogati.
Compito dell’Ufficio l’Ufficio, previsto dalla proposta di regolamento abrogata dai sindaci, era quello di proporre adeguamenti e correttivi per favorire, anche su segnalazione ed eventuali proposte dell’utenza, l’ammodernamento delle strutture, la semplificazione delle procedure, del linguaggio e l’aggiornamento delle relazioni di scambio tra l’ATO e l’utenza cittadina; All’Ufficio Pubbliche Relazione, sarebbe dovuto esser affidato il ruolo primario di “certezza e chiarezza informativa” circa le modalità di accesso e di fruizione del servizio da parte dei cittadini, la struttura dell’ATO avrebbe quindi dovuto garantire la piena collaborazione e la tempestività delle informazioni richieste, compreso l’accesso del documenti detenuti dalle stesse strutture.
Sarebbe stato un passo in avanti in questa terra dove la trasparenza delle amministrazioni e il favorire la partecipazione della cittadinanza, non hanno mai brillato… e invece no, grazie alla proposta di abrogazione dell’articolo 5, avanzata dei sindaci dei Comuni di Grottaglie e San Giorgio J. e condivisa da tutti i sindaci presenti, l’articolo è stato abrogato.
e con l’abrogazione, di conseguenza, è stata abrogata la partecipazione dei cittadini e con essa anche la trasparenza.
Chissà per quali motivi i Sindaci hanno abrogato questo articolo, sta di fatto che ci sembra un’altra occasione persa da queste amministrazioni sul tema dei rifiuti che da queste parti è considerato un tema molto, molto “scottante”…